Sul finire del 1915 Antonio Rossaro viene avvicinato da Manlio Torquato Dazzi, direttore della biblioteca dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, che, chiamato alle armi, gli propone di ricoprire in sua assenza il suo ruolo presso l’istituto nella forma di un interinato ad honorem. Al tempo Rossaro cominciava ad essere una figura nota nell’ambiente culturale cittadino in virtù dei suoi lavori letterari. Nel 1913 aveva pubblicato le “Laudi Angeliche” (ed. Tipografia Sociale, Rovigo 1913), mentre del 1914 è il suo saggio “Cristina Roccati e il suo tempo” (ed. Tipografia Sociale, Rovigo 1914), ma soprattutto il testo teatrale “Parzival” (ed. Tipografia Sociale, Rovigo 1914, con copertina e illustrazioni del cugino Giorgio Wenter Marini), rappresentato a Rovigo nel marzo del 1914, opera liberamente ispirata al dramma musicale di Richard Wagner di cui Rossaro aveva potuto assistere alla ‘prima’ di Bologna nel gennaio precedente. Rossaro, impegnato ancora a Ceneselli, per una serie di motivi che non sono troppo chiari, tentenna e alla fine, messo alle strette, declina l’invito.
Tre anni dopo, a pochi mesi dalla fine della guerra, nel giugno del 1918 l’Accademia dei Concordi torna a rivolgersi a Don Rossaro, nel frattempo rientrato da Ceneselli a Rovigo, ora impegnato alla direzione del settimanale diocesano “Il Popolo”, accresciuto nella sua personale fama letteraria ma anche patriottica nei drammatici anni della prima guerra mondiale.
Era stata ancora la guerra a creare la nuova occasione. Le attività dell’Accademia negli anni bellici erano notevolmente diminuite e la parte più preziosa del suo patrimonio artistico e librario era stata portata in salvo lontano da Rovigo (ritenuta troppo vicina al fronte). Nel 1917 venne chiamato alle armi anche il giovane studente Carlo Bonafin che era stato reclutato, al posto di Rossaro, in sostituzione di Dazzi e aveva svolto fino a quel momento le attività ordinarie. Raggiunto dalla notizia di questa situazione, è Rossaro stesso questa volta a offrire la propria collaborazione che il presidente dell’Accademia accetta il 17 giugno ratificando l’incarico di “aiuto temporaneo” per la biblioteca. Lavorerà per l’Accademia dei Concordi fino al 20 febbraio 1920, data in cui rassegna le dimissioni. Durante il suo incarico (nel 1919) fu annoverato tra i soci dell’Accademia.
Presso l’archivio e biblioteca dell’Accademia dei Concordi si conserva documentazione relativa a queste vicende, in particolare nella serie Memorie (A). Si conservano inoltre alcune delle pubblicazioni di Antonio Rossaro (B); altre notizie sono reperibili nello spoglio di quotidiani dell’epoca, in particolare del “Corriere del Polesine” disponibile su microfilm (C e D).
Su tutta questa vicenda, con trascrizione di tutti i documenti d’archivio più sotto elencati, si veda il saggio di Mazzetti “Don Antonio Rossaro e l’Accademia dei Concordi di Rovigo”, in Atti dell’Accademia degli Agiati di Rovereto (1997, ser. VII, vol. VII).
A – Serie Memorie
categoria Personale Accademico (II), buste 85, 88 e 89
Carteggio riferibile ad una prima ipotesi per un incarico da conferirsi ad Antonio Rossaro per direzione pro tempore della biblioteca dell’Accademia dei Concordi in sostituzione del Direttore Tommaso Dazzi chiamato alle armi:
9.10.1915, b. 85, prot 404 / Minuta di una lettera di Tommaso Dazzi al Presidente dell’Accademia in cui si riferisce della possibilità del conferimento di un ‘interinato ad honorem’ ad Antonio Rossaro per la sua sostituzione alla direzione della biblioteca;
9.10.1915, b. 85, prot 404 / Minuta di una lettera inviata a Ceneselli da Tommaso Dazzi in cui si riferisce a Rossaro della nota di cui sopra inviata al Presidente dell’Accademia (di cui si trascrive un brano);
s.d.[15.10.1915], b. 85, prot 415 / Minuta di una lettera di Tommaso Dazzi, inviata a Ceneselli a Rossaro, in cui si riferisce dell’approvazione da parte del Consiglio Accademico della proposta di incarico per la sua sostituzione (contestualmente si chiede a Rossaro di ottenere il benestare del suo superiore e di presentare successivamente la propria candidatura per l’incarico in via ufficiale);
17.10.1915, b. 85, prot 426 / lettera in entrata di Antonio Rossaro di risposta alla precedente in cui si fa riferimento a “una mia questione che tanto mi preme” che lo costringe a temporeggiare prima di avanzare ufficialmente la propria candidatura per l’incarico in biblioteca;
3.11.1915, b. 85, prot. 442 / Minuta di una lettera inviata a Ceneselli a Rossaro per sollecitare una sua decisione in merito all’incarico;
6.11.1915, b. 85, prot 452 / lettera in entrata da Ceneselli di Rossaro, inviata a Dazzi, in cui si fa di nuovo riferimento a una faccenda personale che lo costringe a temporeggiare nel dare una risposta alla proposta d’incarico;
7.12.1915, b. 85, prot. 467 / Minuta di lettera inviata a Ceneselli dal Presidente dell’Accademia Pietro Oliva in cui si informa Rossaro che il Vescovo ha espresso parere favorevole al suo incarico in biblioteca e lo si sollecita a dare una risposta;
9.12.1915, b. 85, prot 477 / lettera in entrata da Ceneselli con cui Rossaro risponde alla lettera del Presidente dell’Accademia declinando in via definitiva la proposta d’incarico adducendo motivi vari (“che il tacer è bello”) oltre all’angoscia per la situazione creatasi nel frattempo per i suoi cari “dispersi o internati nell’impero austriaco” e per la sua casa a Rovereto.
Carteggio riferibile all’incarico ricoperto da Rossaro presso la biblioteca dell’Accademia dei Concordi a partire dal 1918:
8.6.1918, b. 88 / lettera in entrata di Antonio Rossaro, su carta intestata di Alba Trentina, in cui si offre per ricoprire l’incarico di segretario all’Accademia dei Concordi “che solo per un equivoco non potei altra volta occupare”;
17.6.1918, b. 88, prot. 38 / minuta di lettera a Rossaro, a firma del Presidente dell’Accademia, con la comunicazione che il Consiglio Direttivo dell’Accademia lo ha nominato quale ‘aiuto temporaneo’ per la biblioteca;
6.12.1918, b. 88, prot. 96 / lettera su carta intestata dell’Accademia dei Concordi indirizzata da Antonio Rossaro a Tommaso Dazzi (rimpatriato dalla prigionia) con notizie sui lavori in biblioteca e richiesta di suggerimenti;
25.2.1919, b.88, prot. 49 / relazione di Cesare Cimegotto (sulle attività svolte nell’ambito del proprio triennio da Direttore Onorario) in cui si fa un riferimento all’opera svolta da Antonio Rossaro nel suo incarico presso la biblioteca dell’istituto;
1918, b. 88, prot. 94 / minuta di una lettera con cui il Vice Segretario Onorario dell’Accademia richiede a Rossaro di stendere una relazione sul lavoro svolto in biblioteca, forse in vista del suo riconoscimento quale socio dell’Accademia stessa;
20.3.1919, b. 89, prot. 84 / lettera di Antonio Rossaro che, in ottemperanza alla richiesta di cui sopra, redige una relazione in sei punti del lavoro svolto in bilioteca fino a quel momento (a margine invia anche un elenco delle proprie pubblicazioni);
s.d.[marzo? 1920], b. 90, prot. 138 / a seguito di comunicazione delle proprie dimissioni in precedente lettera, minuta di lettera indirizzata da Tommaso Dazzi ad Antonio Rossaro, presso la chiesa di S.Francesco a Rovigo, con cui comunica di aver girato al Consiglio Direttivo dell’Accademia le dimissioni stesse e, nell’occasione, esprime anche a nome dello stesso Consiglio la gratitudine per il lavoro svolto.
B – Serie Memorie
categoria Biblioteca (V), busta 88
Appena insediato alla direzione della biblioteca dell’Accademia, Antonio Rossaro non esitò a convogliare sul lavoro il suo spirito patriottico facendosi promotore di una iniziativa tesa ad accrescere il patrimonio dell’istituto di tutti quei materiali documentali prodotti durante il periodo della guerra dalle associazioni, gli istituti e i comitati sorti per rispondere alle diverse necessità insorte in quel periodo. In archivio si conserva la lettera circolare che inviò a tal proposito:
25.7.1918, b. 88 / dattiloscritto su carta intestata dell’Accademia dei Concordi a firma del Direttore della biblioteca e pinacoteca in cui vengono sollecitate tutte le associazioni, gli istituti e i comitati a versare i documenti prodotti o acquisiti nel corso della loro attività, che si ritengano possano essere utili ai futuri studiosi per studiare il Polesine durante la guerra.
C – Biblioteca
Pubblicazioni di Antonio Rossaro
Presso l’archivio e biblioteca dell’Accademia dei Concordi sono disponibili alla consultazione le seguenti pubblicazioni di Antonio Rossaro:
- “Il Vaticano. Polimetro barbaro del Ch. Antonio Rossaro”, Mori (Trentino), Tipografia Malfatti, 1910;
- “Laudi Angeliche”, Rovigo, Tip. Sociale editrice, 1913;
- “Cristina Roccati e il suo tempo”, Rovigo, Tip. Sociale editrice, 1914;
- “Parzival”, Tip. Sociale editrice, 1914 (con copertina e illustrazioni di G.W. Marini):
- “Trentino nostro”, Luigi Buffetti cooperativa editrice, Parma 1916.
D – Biblioteca
Periodici a stampa
Presso l’archivio e biblioteca dell’Accademia dei Concordi è disponibile alla consultazione (anche su microfilm) il “Corriere del Polesine” in tutte le sue annate. Con il quotidiano Rossaro ebbe delle collaborazioni e varrebbe la pena fare uno spoglio sistematico dei numeri delle annate in cui Rossaro era presente a Rovigo. Tuttavia, anche solo uno sguardo di primo approccio porta in luce vari articoli che illustrano la posizione di Rossaro nella vita culturale di Rovigo. Qualche esempio:
31.5.1913 / Si pubblicano versi di Rossaro composti per la morte di Monsignor G. Sichirollo;
16.5.1916 / Trafiletto “Ieri il valentissimo e dotto prof. A. Rossaro, lasciava definitivamente il paese di Ceneselli, per recarsi a Rovigo ad assumere la direzione del “Popolo”. Al collega valoroso un saluto cordiale e augurale”.
18.11.1916 / Articolo “Don Antonio Rossaro imputato dall’Austria per alto tradimento”;
13.6.1918 / Si riferisce di una lettera di encomio inviata dal Primo Ministro Vittorio Emanuele Orlando ad Antonio Rossaro;
1.4.1918 / Si riferisce del matrimonio di Giorgio Wenter Marini (architetto e artista, cugino di Antonio Rossaro) celebrato da Don Rossaro nella chiesa di San Francesco a Rovigo.